domenica 15 settembre 2013

...briciole di giorni...

...quando nelle briciole dei giorni, scoprirai la delusione, non cercar di capire se la vita ebbe un senso.
Il tedio dell'inutile, ti aiuterà a morire. 

mercoledì 13 febbraio 2013

...sono stanco...


Sono giorni frenetici di lavoro...di pensieri...di ansia, di cambiamento, come non mi accadeva più da tempo...da tanto tempo...
Lavoro...lavoro...e ancora lavoro...
Sto sistemando le mie cose personali e di lavoro...per iniziare una nuova vita.
Pensieri...pensieri...e ancora pensieri...
Mi sento ancora "abbastanza" giovane per cambiare radicalmente il mio modo di lavorare e di vivere. preso da un grande entusiasmo, derivato da situazioni...ma soprattutto da persone che mi hanno fatto credere in me.
Ho ricevuto molto amore, ma forse ho dato poco, meno di quel che so dare; da qui, credo, nasce il tormento che mi attanaglia soprattutto di notte, quando la mente è libera (in parte) dal lavoro quotidiano.
E' da alcune notti che mi giro e rigiro e faccio il nottambulo alla ricerca di quella serenità che ancora non mi appartiene.
Allora esco e vago camminando per le strade della mia cittadina, fredda in questo periodo e bella di notte... e simile a me...spesso svuotata, ma soprattutto sono tornato come si suol dire all'ovile: un luogo isolato e spesso meta dei miei pensieri e dei miei dolori. Un luogo dove le stelle ti accarezzano il viso, ti avvolgono con la loro luce pulsante e ti sembra di volare via con loro...
La testa mi frulla tanto...troppo forse, e mi dico che
sono stanco di correre dietro ai sogni e questi continuano a sfuggirti di mano, ma non per questo non li rincorro più...
sono stanco di non essere preso sempre sul serio; non ho più voglia di giocare alla mia età e non ne ho più il tempo forse...
sono stanco di illudermi che i problemi si superano; non se si lasciano indietro, se si aggirano. Bisogna affrontarli e combatterli oggi...non rimandarli a domani...
sono stanco di trovarmi sempre a dover superare un ostacolo improvviso e a sbatterci sistematicamente il naso contro. Li vorrei prevenire questi ostacoli...
sono stanco di deludere sempre qualcuno...
sono stanco!
Non sono però stanco di amare...e non sono stanco di amore, soprattutto ora con chi mi può dare serenità.
Un'altra notte di ansia e di paura mi attende.
L'ansia di aspettare l'alba del giorno dopo per sapere se saprò ancora dare amore e se lo riceverò;
La paura di non essere più utile a qualcuno per non sentirmi inutile.
La voglia di scappare lontano...il più lontano possibile da tutto. Ma non sono così io, e allora anche questa notte, per non sentirmi solo, cercherò, vagando, di incontrare la mia anima, e parlare, discutere, e perfino litigare, e infine capire cosa ci faccio su questa terra.
Me lo sono chiesto un milione di volte...ma non ho mai trovato una risposta perchè ho pura della risposta...
Forse il motivo è molto semplice: non ci faccio nulla!...e allora?.................che voglia di sparire!!!!!

mercoledì 4 luglio 2012

...persone speciali...

  Passi una vita ad aspettare un alito di felicitá, e quando credi di averla trovata...arriva, immancabile, un soffio di vento a spostarla o a farla volare via per sempre. 
  Beffardo come sempre, come se si prendesse gioco di te, come se aspettasse il momento più bello che stai vivendo per farti stare male...molto male... 
  Un attimo, un giorno, un anno di felicitá...cosa cambia... 
L'averla acchiappata almeno una volta da' un significato alla tua vita... 
L'averla sfiorata almeno una volta ti fa respirare... 
L'averla apprezzata almeno una volta ti rende comunque felice. 
  Quando ami una persona, senti che sta con te anche quando non c'è. 
Ti addormenti la sera ed è li con te. 
Ti svegli al mattino ed è sempre li con te. 
  Senti la sua presenza cosí fortemente da sentire il suo respiro, il suo calore, il suo odore e ti accorgi di quanta dolcezza ti è stata donata...di quanto amore hai ricevuto. 
  Ci sono persone al mondo che vale la pena incontrare, conoscere, scoprire. 
  Persone che lasciano un segno indelebile dentro di noi, un segno che ogni tanto brucia, fa male e che non si dimentica facilmente. 
  Un segno per tutte le cose belle e brutte che ti donano. 
 Riescono ad insegnarti qualcosa, quel qualcosa che ti servirà: non sai quando né dove ma ti servirà. 
 Tu non potrai mai fare a meno di pensarla, ed immaginando i suoi occhi, il suo sorriso, un suo gesto, ecco che, sul tuo volto comparirà quel sorriso che una volta ti aveva tolto e tu sarai più grande, più forte, immensamente grato di tutte quelle emozioni che senza volerlo quella persona ti ha dato, e senza chiedere niente in cambio, quella persona sarà sempre parte di te. 

mercoledì 15 settembre 2010

La felicità?...un battito d'ali di farfalla...

Volevo fare due parole in chiusura di questo blog che mi ha dato tante emozioni in questi ultimi mesi...
Ho passato molti anni tra errori, scelte sbagliate, bocconi amari ingoiati...
Ho passato anche momenti belli, gioiosi, togliendomi qualche soddisfazione...
Quando ero giovane pensavo e credevo che la felicità esistesse.
Poi con il passare degli anni ti rendo conto si, che esiste, ma non a tutti è dato di raggiungerla.
Allora ti metti l'anima in pace e ringrazi per tutto ciò che hai ricevuto.
Un bel giorno scopri una cosa bellissima: la felicità esiste!!! Ti dici...c'ho le prove!!!
Oggi mi sento come un bambino con davanti un cono gelato "enorme" ma che non posso toccare...
Si la felicità esiste, anche se ti sfiora un solo attimo, un leggero battito di ciglia, un battito d'ali di una farfalla, una nuvoletta impalpabile che si dissolve in un leggero alito di vento.
La senti, la vedi quasi...ed è già volata via.
In questa vita mi sono meritato solo un battito d'ali di farfalla...
Ai miei pochi ma stimatissimi lettori voglio solo dire che questo blog ha terminato la sua funzione, come del resto anche il mio attimo di felicità.
Fino quando resterà aperto non mi è dato saperlo, ma potrà essere solo arricchito dai vostri commenti, se lo vorrete. 
Vorrei lasciarvi con una poesia di Alexis (spero che qualcuno di voi lo conosca) che in questo particolare momento mi sta molto a cuore.
GRAZIE!
La panchina dell'eternità
Era l'autunno, il vento a mulinelli correva tra le foglie lungo il viale
e dentro le pozzanghere i brandelli del nostro cielo,
pallido ideale che io ti regalavo. Quei brandelli erano i miei gioielli.
Lontano, era lontano l'ultimo temporale!
Mi vorrai sempre bene?... Eternamente!...mi rispondevi.
Era felicità quella panchina tra le foglie spente,
quella panchina dell'eternità!
Quant'acqua nelle scarpe! E il triste saluto della sera!
Domani alla stessa ora! Addio bambina!
Davamo una carezza alla panchina ed uno sguardo al viale.
Cosa c'era dentro il mio cuore allora? Forse un fiore.
Forse una goccia d'acqua che ora è asciutta.
Ho sposato la nebbia, la panchina è distrutta. E tu?
Se passo lungo il viale oggi mi coglie il desiderio di vederti ancora
e allora, solo, in ginocchio, frugo tra le foglie!

lunedì 30 agosto 2010

...Torino e la Mole...


Tanti anni fa, come da buon torinese, ero salito fino alla prima terrazza della Mole Antonelliana. Bella visione della bella Torino. I palazzi storici della città, le vie diritte e strette, i viali alberati. Qualche anno dopo, incuriosito e spronato da alcuni amici, prendo l'ascensore che mi porta fino alla seconda terrazza. Panorama mozzafiato: Superga, la Sacra di San Michele, le Alpi, le colline, villa Regina. Uno spettacolo unico. Nel discendere con lo stesso ascensore, ecco che scatta in me la voglia di guardare in basso. Non l'avessi mai fatto: mi è presa l'angoscia, vertigini, capogiri, ansia. Promessa: "non mi beccate più; io qui non ci vengo mai più per nessun motivo al mondo". Promessa mantenuta...fino a sabato scorso... In una giornata ideale, con un cielo terso, tanta gente, "la" donna ideale mi chiede: "vieni sulla Mole con me?". Sono rimasto senza parole... ripensando alla mia promessa,  non tanto per la promessa, ma per l'ansia che, aumentata in questi ultimi anni con le vertigini esasperate forse dall'età, mi attanagliavano ed in un primo momento ho detto un si per farmi coraggio. Al momento di consegnare i biglietti io ritraggo il mio: decido di aspettare giù. In quel momento ho provato "vergogna" non per la paura, ma per la delusione che potevo arrecare, ed anche se sapevo che mi avrebbe "capito", mi sono detto: "non posso fare ciò: DEVO salire anche io". Così ho fatto e ne sono stato felice. Molta ansia, molte vertigini, molti capogiri, ma con nel cuore la felicità di essere stato letteralmente preso per mano e portato su. Al solito la visione era da far mancare il respiro: Superga, la Sacra di San Michele, le Alpi, le colline, villa Regina. In quel momento Torino mi è sembrata mille volte più bella, mille volte voluta in quei "cinquantacinque secondi alla velocità di un metro e mezzo al secondo" di salita, con il batticuore di tenere la mano stretta stretta ad un "sogno...al mio sogno"!!!
Giornata "indimenticabile"! 

Giornata ideale, clima ideale, la mano della donna ideale. 
Notte di piacevoli pensieri e sensazioni, 
notte di gioia nel cuore,
notte carica di significati... 
...si, anche oggi ho un motivo per riaprire gli occhi...!!!

domenica 22 agosto 2010

Organizzazione perfetta...

Quando si dice l'organizzazione!!!! eh?
Non è la prima volta che mi capita... Era già successo due settimane fa... sul lago maggiore.
Serata perfetta: duecento artigiani con i loro banchi, fuochi d'artificio mondiali sul lago, clima ideale, donna ideale.
Anche ieri sera a Torino.
Era da tempo che non mi recavo a Torino di sera per godermela, ammirare le sue piazze, le sue strade strette del centro, le luci che le illuminano.
Anche ieri sera, dopo una buona pizza agli "Amici miei" (pubblicità occulta), serata perfetta: tanta gente, la luna al suo terzo quarto, clima ideale, donna ideale.
Dall'alto del Monte dei Cappuccini, molto spesso meta della mia gioventù, un tuffo al cuore poter ri-osservare la Gran Madre illuminata, la Mole, Superga, piazza Vittorio e le vie del Centro. Suggestive, emozionanti.
Via Po con le sue librerie, piazza Castello, i portici che mi dicono il Re fece costruire per tutta la via Po per non far bagnare la sua Corte quando andavano a pescare nel fiume, piazza Carignano, palazzo Carignano, via Carlo Alberto, via Accademia delle Scienze, la biblioteca nazionale... un tourbillon di emozioni. Non fa freddo, anzi, ma i brividi mi percorrono nel rivedere la mia Città; la città che ho sempre amato anche se da tempo non ci vivo più.
Una panchina davanti a palazzo Carignano, bimbi che giocano, cagnolini che li rincorrono, gente ai tavoli dei locali pubblici...e nessuno che si accorge che una ragazzina molto giovane comincia a preparare il suo giaciglio notturno con dei cartoni sotto il portico del palazzo...o forse sarebbe più giusto dire che la "gente" volge lo sguardo in altra direzione per non vedere. Tanta tenerezza nel vederla. La osserviamo e ci viene tanta commozione e rabbia per queste "persone" invisibili. Allora, e solo in questa occasione. vorrei essere una persona importante per poterli aiutare ad avere una vita almeno "normale"... Poi ripensandoci mi sono detto: a cosa serve essere importanti, basterebbe che ognuno di noi spostasse un granello di sabbia per smuovere una montagna: io il mio granello lo sposto già da tempo per quanto mi è possibile.
Nel rientrare sono felice per aver provato in una sera tante emozioni così forti.
Mi rimetto in giardino a guardare il cielo, le stelle, sentire il profumo dell'erba umida, il profumo della notte e ripercorro i momenti di una serata "unica".
Serata perfetta: tanta gente, la luna al suo terzo quarto, clima ideale, donna ideale.
Ora posso aspettare sereno il cinguettiio che annuncia l'alba di un nuovo giorno.
Anche oggi ho un motivo per riaprire gli occhi...!!!

sabato 21 agosto 2010

a volte i pensieri giocano...

Notte di pensieri... notte di ansia...
Questa notte i miei pensieri si sono divertiti ad accavallarsi, a rincorrersi in maniera disordinata: questa notte hanno "giocato".
Si rincorrevano... e come sempre accade, quando non sei sereno, i momenti brutti hanno il sopravvento sui momenti belli. Pensi a cosa hai fatto o detto, e a cosa avresti potuto fare o dire. Sempre sbagliando.
Il silenzio assordante rotto dall'esasperante "tic tac" dell'orologio faceva a pugni con il mio stato d'animo.
Esasperato sono andato in giardino verso le tre. Li il profumo della notte mi ha invaso: nessun rumore, nessuna luce, solo io e il profumo della notte.
I pensieri brutti che mia avevano invaso cominciavano a dissolversi. Pensa positivo...mi dicevo. Pensa a cosa ti è capitato poco più di sei mesi fa.
Sentirsi invadere da quel profumo di erba umida mi ha riportato con la mente a quando da ragazzo amavo dormire all'aperto nelle notti d'estate. Guardare il cielo, le stelle e costruire con la mente il giorno successivo. Pensare all'amore, che non conoscevo ancora, e alla spensieratezza della gioventù.
Fino a qualche mese fa vivevo alla giornata; stanco e senza un motivo vero per risvegliarsi...
Allora ti chiedi: cosa ci faccio su questa terra? Che compito ho? Quale è la mia missione?
Domande senza risposta. Domande inutili? Si, fino a quando non scopri i veri sentimenti, si, quelli che per anni hai accantonato, quasi dimenticato. Ti riscopri sognatore. Ti riscopri con il cuore ancora giovane.
Vorresti stringerti forte al petto le persone che ami.
Le ore passano...alcuni cinguettii rompono il silenzio. La luce comincia a filtrare attraverso le palpebre chiuse. Non vuoi che arrivi l'alba, non ancora. Quell'alba che romperà l'incantesimo, che ti porterà alla realtà. Allora stringi forte gli occhi per sognare ancora un po', per vivere questo momento magico.
Poi la luce diventa prepotente e allora apri lentamente gli occhi sorridendo al mondo... perchè oggi ho un motivo per aprire gli occhi!